Lame a nastro - Guida alla scelta della corretta geometria



Per scegliere correttamente la lama a nastro più adatta alla nostra attrezzatura e materiale da tagliare, è bene conoscere e tenere conto dei parametri di seguito elencati, che ne caratterizzano univocamente la geometria ed applicazioni.


1. ALTEZZA DELLA LAMA (h): viene misurata dalla punta del dente alla base del nastro. Dimensioni tipiche sono 13mm (per segatrici portatili), 20mm, 27mm, 34mm... (per segatrici stazionarie).
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2. LUNGHEZZA DELLA LAMA (L): anche definita sviluppo, definisce la misura del perimetro esterno della lama. Grazie a sistemi di tensionamento del nastro presente in tutte le segatrici è possibile montare lame con lunghezze sensibilmente differenti definite all'interno di un range Lmin - Lmax.


3. SPESSORE (s): quota spessore misurata sul dorso della lama.


4. STRADATURA: scostamento bilaterale dei denti rispetto al corpo lama, che mantiene la corretta direzionalità nell'azione di avanzamento, favorisce l'evacuazione del truciolo e creare l'intaglio che consente il gioco laterale del dorso del nastro al fine di compensare eventuali tensioni interne del pezzo e la tendenza di quest'ultimo a richiudersi e pinzare la lama stessa. Esistono diverse tipologie (pattern) di stradatura, in funzione della destinazione d'uso del nastro.


5. DENTATURA: può essere di due tipologie, a passo costante o a passo variabile.

5.1 A passo costante: il passo tra un dente e l'altro rimane costante per tutta la lunghezza della lama. sono lame multifunzione con buona capacità di asportazione.
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5.2 A passo variabile
: la lama è per tutta la sua lunghezza divisa in settore ove variano sia il passo tra un dente e l'altro sia la profondità delle gole. I vantaggi di questa tipologia sono la miglior evacuazione del truciolo e riduzione delle vibrazioni durante il taglio.
Sono pensate per officine ove si ha una sola segatrice con cui poter
tagliare diversi materiali e geometrie senza sostituire la lama.

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Come scegliere il corretto passo della dentatura (tpi)?



Il principio generale a cui attenersi per eseguire una corretta esecuzione del taglio, sia di sezioni piene che interrotte, è che si dovrebbero sempre avere almeno un minimo di tre denti costantemente in presa nel materiale

Questo implica che per pieni o profilati di spessore ridotto si vadano a selezionare nastri con dentatura fitta (tpi alti, ove "tpi = tooth per inch" indica il numero di denti per pollice della lama), e viceversa con pieni e profilati ad elevato spessore si debbano utilizzare nastri a dentatura più grossa (tpi bassi).

Seguendo la linea guida sottostante potrete selezionare rapidamente il passo corretto rispettando quanto detto sopra.

Scelta dentatura per taglio di sezioni piene

Per determinare il passo più idoneo da utilizzare occorre considerare la quota massima di contatto Lcmax possibile tra lama e pezzo.


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celta dentatura per taglio di sezione interrotte (profili, tubolari)

Per determinare il passo più idoneo da utilizzare occorrerà considerare la quota minima di contatto Lcmin tra dentatura e materiale e la dimensione globale Lcmax.
Incrociando questi due input nella tabella sottostante è possibile valutare rapidamente il passo corretto del nastro.
 
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6. MATERIALE:
le lame a nastro bimetalliche M42 sono caratterizzate da un'elevata resistenza e flessibilità, ideali per tagliare acciai al carbonio, leghe ferrose e non ferrose, acciai inossidabili, il che le rende le più raccomandabili per la carpenteria generale. Inoltre, le lame a profilo rinforzato (M42 Profil) hanno una durata superiore rispetto alle tradizionali, data dal maggior supporto del dente che lo rende più tenace contro gli urti.